Il coraggio di cambiare

Maria Maiolo

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Il libro scritto da Maria Maiolo "Il coraggio di cambiare"

 

Non è da tutti andar via dalla Calabria e continuare a pensare alle bellezze e alle numerose risorse positive di questa bella Regione; risorse e bellezze che, purtroppo vengono quotidianamente annullate da insane presenze e da cattiva gestione.

C’è invece una giovane ragazza, Maria Maiolo, la quale, pur essendosi allontanata dalla Calabria, continua ad amarla e, pur ricordando tutti gli episodi negativi e tristi, ha compreso che occorre scuotere le coscienze e dare la necessaria svolta.

Ecco allora il suo libro IL CORAGGIO DI CAMBIARE.

 

Sono Maria Maiolo, nata ventidue anni fa ad Acquaro, un piccolo paese dell’entroterra vibonese.

A 17 anni, lascio il mio paese natio insieme alla mia famiglia per seguire papà chef che dopo tanto tempo riesce a trovare un lavoro diverso da quello stagionale che la Calabria offriva.

Arrivo a Como con una valigia piena di sogni e aspettative convinta del fatto che il posto che mi accoglierà sarà all’altezza dei miei sogni.

Passo i primi giorni a meditare su ciò che sarà e su ciò che è già stato nella mia breve ma intensa vita mentre mi preparo ad affrontare il primo giorno di scuola in una classe già formata e con abitudini e modi di fare sicuramente diversi dai miei ma ben disposta ad adattarmi al gruppo con cui dividerò gli ultimi due anni di superiori.

L’accoglienza è fredda e con i giorni la situazione non cambia: il banco al centro della classe rimane sempre mio da dividere con una ragazza Siciliana che cambierà scuola da lì a poco.

Da buona calabrese non mi arrendo e lotto per farmi accettare, ma le lotte avranno presto un grande ostacolo da superare: gli insegnanti, che invece di aiutarmi a fare gruppo insieme al resto della classe, spingono la classe a fare gruppo contro di me.

Per quanto cercassi di portare avanti i miei valori e la bellezza della mia terra, le accuse giravano sempre intorno alle mie origini.

Ingoio bocconi amari ma torno a casa e mando giù le lacrime.

Non potrei mai provocare dolore ai miei genitori. Studio, così come ho sempre studiato, ma i risultati non arrivano a tal punto da credere davvero che ciò che gli insegnanti dicono sia la verità: la scuola non è il mio forte.

Arrivano però le tante desiderate vacanze di Natale e mi lascio coccolare dall’amore della mia famiglia, dagli abbracci dei miei amici e dal calore del mio piccolo paese che ripercorro in ogni singolo angolo.

Quel piccolo borgo ha allietato la mia fanciullezza e non posso pensare che qualcuno che non conosce la bellezza e la semplicità della mia terra si permetta di giudicarla.

Il Natale mi porta Giuseppe capace di amare ogni sfaccettatura di me ma finite le vacanze ritornare a casa vorrà dire soffrire molto più di prima.

Ritorno a scuola e il groppone amaro per il nuovo distacco mi tormenta.

Se la prima volta non ero a conoscenza di cosa mi aspettasse, adesso lo so e la malinconia diventa la mia unica compagna di viaggio. Passo le giornate al telefono e Giuseppe mi incoraggia a non mollare, a resistere ma giovane e ormai spogliata di ogni sicurezza cedo; cedo alle critiche, agli attacchi, alle risate sarcastiche, alla cattiveria e all’ignoranza.

Perdo l’anno scolastico e rimane in me una cicatrice profonda: quella di una sconfitta che non accetto.

Non si può deridere qualcuno che semplicemente ha un accento diverso dal nostro e per le sue origini.

Con l’aiuto della mia famiglia e di Giuseppe curo ogni ferita e riparto più forte di prima.

Dopo un anno mi trovo nei corridoi dell’istituto ITC Galileo Galilei di Vibo Valentia.

Ho superato gli esami del quarto e quinto anno e mi appresto a entrare in aula per sostenere l’esame di maturità.

Mi diplomo in turismo con una tesina multidisciplinare sul ruolo che le organizzazioni criminali hanno all’interno del commercio mondiale, soffermandomi, in un capitolo, sulla presenza della criminalità organizzata a Milano, centro propulsore di scambi.

Non è un attacco il mio ma uno studio personale capace di farmi riscoprire una terra martoriata che per anni ha fatto da sfondo a un cancro inguaribile che l’ha resa vittima ma ad oggi affronto il mio esame consapevole del fatto che la differenza è sottile ma importante: la criminalità organizzata nasce al meridione, per motivi prettamente politici dovuti all’abbandono totale da parte delle istituzioni, ma si diffonde velocemente in tutto il mondo tralasciando presto la Calabria che, purtroppo, è da sempre priva della ricchezza che questa piaga sociale cerca.

La tesina si chiude con la testimonianza di Martino Ceravolo, padre di Filippo vittima innocente di mafia, dimostrando come queste organizzazioni non siano deleterie solo per la sfera economica, ma con cattiveria riescono a toccare anche la parte più profonda di te.

Mi diplomo a dispetto di chi mi diceva che la scuola non fa per me e sicura racconto la mia storia in un libro: IL CORAGGIO DI CAMBIARE.

Questa esperienza mi ha profondamente cambiato e ad oggi nutro un’amore spassionato per la mia Terra ricca di bellezza e umiltà.

Sicura che insieme, si possa migliorare, che la cultura ci rende liberi e la libertà è il dono più importante dopo la vita, invito in diversi incontri scolastici, ragazzi di ogni età a discostarsi da ogni atteggiamento o pensiero che ci privi di uno di questi valori.

Il libro viene adottato in diversi Istituti secondari di primo grado, presentato in eventi calabresi di spicco e conta diverse copie vendute.

Vendo le ultime copie disponibili per una raccolta fondi in favore dell’oncoematologia pediatrica dell’ospedale “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria.

Un libro dalla lettura semplice e scorrevole, adatto a tutte le età per regalare un sorriso a chi lotta per tenere stretto a sé il dono della vita.

Insieme e con il sorriso ogni male fa meno male.