I Progetti dei Calabri vagantes

Ricerca sull’autismo che unisce le due sponde dello Stretto

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Questo disegno delle due sponde dello Stretto con le città di Messina e Reggio risale all’epoca del terremoto-maremoto che il 28 Dicembre 1908 distrusse gran parte delle due città e delle località circostanti provocando circa 100 mila vittime. Il sisma è narrato con inconsueta passione nella storia vera di una famiglia calabrese emigrata negli USA agli inizi del xx secolo: Elizabeth Street - Da Scilla a New York.

In questo disegno (tratto da Wikipedia) vengono riprodotti i due ingressi dello Stretto da Taormina (in basso a sinistra) fino alla rupe di Scilla (in alto a destra) con sullo sfondo Stromboli e le altre isole Eolie.

 

Durante il corso sulle IDP (Immuno Deficienze Primarie) del Novembre 2018 a Reggio Calabria (vedere progetto 1 in Calabria greca)  si tenne una sessione sull’autismo.

Perché?

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Perché l’autismo?

La risposta più semplice a questa domanda sta nella nell’estrema vulnerabilità a diverse malattie infettive che caratterizzano i pazienti affetti da immunodeficienze sia congenite (o primarie = IDP) che acquisite, in assenza di campagne vaccinali nella popolazione e in particolare in quella infantile.

Le vaccinazioni purtroppo sono talvolta osteggiate da alcuni genitori di bambini autistici perché erroneamente considerate causa dell’autismo stesso.

Il progetto di ricerca sull’autismo che è stato finanziato dal MISE (Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico) si svolgerà dal 2021 al 2023 assieme al progetto 3 che mira alla diffusione delle conoscenze relative.

Esso crea un ponte ideale sullo Stretto, in particolare fra le città di Reggio e Messina unite da secoli di storia e dal terribile sisma del 1908.


Premessa

Il possibile legame fra le vaccinazioni e l’insorgenza di malattie in pazienti con Immuno-Deficienze Primarie (IDP) da una parte o di autismo dall’altro è stato studiato per anni.

Nel primo caso (IDP) si è arrivati a definire una serie di utilissime misure di sanità pubblica sulle vaccinazioni allo scopo di prevenire l’insorgenza dei sintomi di una determinata malattia infettiva (ad es. il morbillo) in particolare in bambini immunodeficienti (ma non solo).

Nel secondo caso (autismo) è stata dimostrata l’assenza di qualsiasi correlazione statistica fra insorgenza della malattia e vaccinazioni.

A questo riguardo il lavoro del Prof. Evan Eichler (Seattle, WA) sulle mutazioni genetiche associate a molte forme di autismo riassunto nella lezione svolta nel Novembre 2018 a Reggio Calabria, ha sfatato il mito della relazione “causa-effetto” fra vaccinazioni e autismo propugnata dai movimenti No-Vax.

Sempre su questo tema, il giorno seguente alla relazione di Evan Eichler si svolse presso l’Università Mediterranea di Reggio una tavola rotonda intitolata “Comorbidità legate a immunodeficienze, disordini genetici e vaccini” a cui parteciparono diverse famiglie di pazienti autistici.

Questa parte del programma (tutta in italiano) fu diffusa via streaming alle scuole della Calabria e di altre regioni e fu caratterizzata da interventi e domande da parte di molti studenti.


Studi dei marcatori comportamentali e genetici dell’autismo

Sempre durante lo stesso corso del 2018 a Reggio un altro intervento importante sui disturbi autistici venne svolto dal Prof. Giovanni Pioggia (Direttore dell’Istituto del CNR-ISASI di Messina finanziato anche dalla Fondazione Bonino-Pulejo) che descrisse la collaborazione scientifica in questo campo che stava iniziando fra le due città dello Stretto, Messina e Reggio.

In effetti il corso PID portò i due Istituti del CNR dello Stretto a elaborare un ambizioso progetto di ricerca che a partire dal Gennaio 2021 disporrà per tre anni di un finanziamento di quasi 8 milioni di Euro assegnati dal MISE (Ministero dell’Innovazione e dello Sviluppo Economico).

Le attività previste nel progetto hanno i seguenti due obiettivi: un primo obiettivo tecnologico legato alla realizzazione di una piattaforma innovativa che mira da una parte all’identificazione di marcatori genetici (CNR di Reggio) e dall’altra di marcatori clinico-comportamentali (CNR di Messina); un secondo obiettivo socio-sanitario teso ad anticipare la diagnosi dei disturbi dello sviluppo neuro- psichico del bambino nel primo di vita rispetto ai protocolli oggi disponibili che permettono una diagnosi di autismo non prima del terzo anno.


Obiettivi

Nel suo insieme questo progetto di ricerca svilupperà un nuovo approccio di valutazione precoce dei disturbi autistici basata soprattutto sulla raccolta e analisi di marcatori comportamentali e in subordine di marcatori genetici.

In assenza di terapie farmacologiche mirate per l’autismo, la sorveglianza e la valutazione precoce rappresentano le uniche strategie che potranno portare all'intervento terapeutico nel primo e secondo anno di vita dei bambini a rischio di autismo.

Nel corso del progetto si svilupperanno contatti con Consorzi nazionali e internazionali che si dedicano alla diagnosi e alla cura dell’autismo.

Questo nuovo approccio fornirà in futuro lo strumento per ridurre la gravità dei sintomi e per migliorare la qualità della vita sia dei bambini autistici che delle loro famiglie.

Responsabili del progetto:
in Sicilia: Prof. Giovanni Pioggia - CNR - Messina (Responsabile del progetto)
in Calabria: Dott.ssa Alessandra Testa - CNR - Reggio Calabria