I Progetti dei Calabri vagantes

Le vie dell’olio nei territori Arbëreshe

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Un rigoglioso uliveto

 

Un progetto ambizioso volto a favorire la divulgazione e la promozione dei luoghi di origini arbëreshe attraverso azioni capaci di sviluppare sui territori un forte interesse e lanciare la piana di Sibari e il territorio dei cinque comuni interessati in un più ampio circuito turistico nazionale e internazionale capace di intercettare flussi di turisti – visitatori, che si fondano sull’incontro tra ambiente, storia, natura, enogastronomia e musica.

Natura, storia, cultura ed enogastronomia sono le risorse identitarie sulle quali costruire un’economia turistica del territorio.

 

Finalità della proposta progettuale elaborata dalla Pro-Loco Corigliano e dall’Associazione “Le Vie dell’Olio” è la definizione e l’attuazione di un intervento articolato e unitario, che intende favorire la promozione, l’affermazione e la diffusione dell’immagine turistico-culturale delle comunità albanofone (arbëreshe) e della loro integrazione con particolare riferimento ai Comuni di San Demetrio Corone, Santa Sofia d’Epiro, Vaccarizzo Albanese, San Cosmo Albanese e San Giorgio Albanese, tutti in provincia di Cosenza, in quanto espressione della ricchezza delle risorse delle aree interne della Regione Calabria, che sono legate alla singolare valenza di attrattori autoctoni storico-culturali, ambientali-naturali e turistici non giustamente veicolati e conosciuti.

I cinque Comuni sopra citati costituiscono da tempo un importante polo di produzione olearia riconosciuta a livello nazionale.

Insieme all’immagine, si tratta di promuovere una potenziale destinazione turistica, che possa essere un’offerta appetibile alla domanda di viaggio. Promuovere quindi un itinerario turistico – culturale, che si caratterizza per la messa in rete di siti di apprezzabile interesse e valore storico – culturale (nel senso che essi diventano le tappe di un percorso di visite guidate) e per l’apprezzabilità di risorse legate al contesto ambientale e alla tradizione enogastronomica.

L’intervento previsto è volto a favorire la divulgazione e la promozione dei luoghi in oggetto attraverso azioni capaci di sviluppare sui territori un forte interesse e lanciare la piana di Sibari e il territorio dei cinque comuni citati in un più ampio circuito turistico nazionale e internazionale capace di intercettare flussi di turisti – visitatori, che si fondano sull’incontro tra ambiente, storia, natura, enogastronomia e musica.

Natura, storia, cultura ed enogastronomia sono le risorse identitarie sulle quali costruire un’economia turistica del territorio: appare, così, delineato il profilo dell’offerta del territorio che comprende il bacino della Pianura di Sibari e delle colline delle pendici pre-silane ove sono stanziati i comuni di lingua arbereshe in chiave di appeal turistico, per intercettare le forme di domanda di viaggio e di conoscenza, che negli ultimi anni hanno un trend in costante crescita.

Un intervento capace di promuovere e sostenere la qualità e le eccellenze dei territori per valorizzarne le risorse culturali, ambientali e turistiche come leve di crescita professionale e di occupazione attraverso progetti capaci di generare risposte positive a breve e lungo termine.

La prima edizione, che sarà messa in pratica appena risolto il problema covid, porterà a poter individuare il target a cui poter meglio e con maggiore compiutezza indirizzare l’offerta delle successive edizioni.

Le risorse territoriali, riconosciute come potenziali attrattori, rese accessibili e inserite in occasioni di fruizione e in prodotti turistici complessi, devono essere tradotte in un’offerta innovativa che integri cultura, ambiente ed eventi artistici su un territorio nel cui ambito possa concretizzarsi un rapporto tra turisti e comunità residente, integrando le competenze degli amministratori, degli operatori e delle autonomie locali, per accrescere le presenze turistiche sul territorio.

Nevralgica è la “scoperta” dei luoghi di notevole interesse storico – culturale, che, se legati alla valorizzazione delle tradizioni più semplici relative proprio al patrimonio ambientale, storico, folkloristico-popolare, costituiscono elementi capaci di assicurare il piacere di visite in luoghi che rappresentano memoria storica e offrire ai visitatori un’offerta diversificata e qualificata.

“Scoprire” il territorio attraverso il “racconto” della storia della diaspora arbëreshe, per puntare a creare condizioni di sviluppo sostenibile, significa assegnare centralità a un disegno di integrazione tra cultura, storia, enogastronomia e ambiente, in modo da conseguire alcuni obiettivi specifici, concreti, suggestivi e coinvolgenti.